La Fondazione Biscozzi Rimbaud, ufficialmente riconosciuta di pubblico interesse[1], è una fondazione culturale che si costituisce il 18 febbraio 2018 per volontà di Luigi Biscozzi e della moglie Dominique Rimbaud con l'obiettivo di gestire la loro collezione di opere d'arte contemporanea, e in particolare di creare uno spazio espositivo stabile a Lecce in cui esporre una selezione dei migliori pezzi della collezione[2].
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Luigi Biscozzi (Salice Salentino, 1934 – Salina, 2018) è stato uno stimato professionista nel settore della consulenza fiscale e tributaria internazionale. Insieme alla moglie Dominique (Brignoles, 1947) conosciuta a Parigi nel 1970 e oggi presidente della Fondazione, condivide per oltre quaranta'anni la passione per l'arte, dando vita a una collezione di oltre duecento opere fra dipinti, sculture e grafiche[3].
Costituita la Fondazione nel febbraio del 2018, Biscozzi espresse la volontà di aprire una sede espositiva nella sua terra di origine dicendo: «Ho un debito di riconoscenza nei confronti della mia città di Lecce: mi ha dato la sua bellezza e una base scolastica che mi ha consentito di proseguire gli studi a Milano»[4]. Sfortunatamente non la vedrà realizzata, perché si spegnerà nel settembre di quello stesso 2018; sarà la moglie Dominique a portare a compimento quel suo desiderio, inaugurando la sede espositiva di Lecce il 2 marzo 2021[5].
La Fondazione
La Fondazione ha sede legale a Milano. Ne è presidente Dominique Rimbaud[6].
Allo storico dell’arte Paolo Bolpagni è affidata la direzione tecnico-scientifica della Fondazione e la curatela della collezione[7].
Roberto Lacarbonara ha curato il catalogo generale delle collezione, pubblicato nel 2020 da Silvana Editoriale[8].
La sede espositiva
La sede espositiva della Fondazione è in un palazzetto di due piani vicino alla Chiesa delle Alcantarine, oggetto dell'intervento di restauro dello Studio Arrigoni Architetti (che sono intervenuti «rispettando il contesto architettonico con criteri di eleganza e funzionalità») [9]. Ospita, oltre alle sale dell'esposizione permanente, anche una biblioteca di storia dell’arte, un laboratorio didattico e uno spazio per mostre temporanee di arte del XX e XXI secolo.
Collezione permanente
«Il percorso della collezione permanente prevede per l'apertura un itinerario cronologico e per tipologie stilistico-formali di circa settanta opere: dalle origini del contemporaneo alla sezione sull'Informale in Italia e in Europa, per passare poi al filone astratto-geometrico e cinetico-programmato, alla Pittura Analitica e, infine, alle ricerche che oltrepassano gli statuti tradizionali del quadro e della scultura»[10].
Alcuni degli artisti in collezione:
Josef Albers (Bottrop, 19 marzo 1888 – New Haven, 26 marzo 1976);
Bernard Aubertin (Fontenay-aux-Roses, 29 luglio 1934 – Reutlingen, 31 agosto 2015);
Kengiro Azuma (Yamagata, 12 marzo 1926 – Milano, 15 ottobre 2016);
Gianni Bertini (Pisa, 31 agosto 1922 – Caen, 8 luglio 2010);
Renato Birolli (Verona, 10 dicembre 1905 – Milano, 3 maggio 1959);
Agostino Bonalumi (Vimercate, 10 luglio 1935 – Desio, 18 settembre 2013);
Arturo Bonfanti (Bergamo, 24 maggio 1905 – Bergamo, 21 gennaio 1978);
Alberto Burri (Città di Castello, 12 marzo 1915 – Nizza, 13 febbraio 1995);
Enzo Brunori (Perugia, 14 luglio 1924 – Roma, 13 maggio 1993);
Aldo Calò (San Cesario di Lecce, 24 giugno 1910 – Roma, 15 gennaio 1983);
Pier Paolo Calzolari (Bologna, 21 novembre 1943);
Ettore Colla (Parma, 16 aprile 1896 – Roma, 28 dicembre 1968);
Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 6 ottobre 1920 – Milano, 16 luglio 2005);
Angelo Savelli (Pizzo, 30 ottobre 1911 – Dello, 27 aprile 1995), L'artista del bianco, mostra in programma dal 2 marzo al 7 novembre 2021 a cura di Paolo Bolpagni.
Salvatore Sava - L’altra scultura, 6 febbraio - 25 settembre 2022.[11]
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