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L'Apollo Licio o Apollo Liceo (in lingua greca Ἀπόλλων Λύκειος , Apollōn Lukeios) è una scultura in bronzo attribuita a Prassitele[1] ed oggi esistente solo attraverso copie marmoree di epoca romana del I secolo a.C. e raffigurazioni sulle monete. La fama della statua diede il via a tutta una tipologia di statuaria conosciuta per l'appunto come "tipo Apollo Licio".

Apollo Licio
AutoreDa Prassitele
DataCopia romana del I secolo a.C. da un originale bronzeo del 300 a.C. circa
Materialemarmo
Altezza216 cm
UbicazioneMuseo del Louvre, Parigi

Storia e descrizione


Tipo di Apollo Licio.
Tipo di Apollo Licio.

Il dio Apollo viene mostrato mentre se ne sta appoggiato ad un supporto, un tronco d'albero o un cavalletto, mentre l'avambraccio destro tocca la parte superiore della testa; i capelli sono fissati in trecce sulla sommità del capo in un taglio di capelli tipico dell'infanzia e della primissima gioventù. Alcuni dei suoi modelli principali sono l'"Apollino" di Firenze e l'"Apollo Medici" conservato alla galleria degli Uffizi[2].

È stato chiamato "Liceo" dopo la sua identificazione con un'opera perduta descritta, anche se non attribuita ad alcuno scultore specifico, da Luciano di Samosata[3] come presente nel Liceo di Aristotele, originariamente uno dei ginnasi dell'antica Atene. Secondo l'autore del II secolo d.C. il dio stava appoggiato su un supporto, con l'arco nella mano sinistra e la destra appoggiata sulla testa, mostrato come se fosse a riposo dopo un lungo sforzo.

L'attribuzione al maestro ateniese, sulla base delle proporzioni allungate, della posa elegante e dell'anatomia generale un po' da effeminato, così come caratterizzato dalla storica dell'arte italiana Brunilde Sismondo Ridgway[4], è tradizionalmente sostenuta anche per la somiglianza con l'Hermes con Dioniso oggi al museo archeologico di Olimpia; di volta in volta il tipo di "Apollo Licio" è stato passato e visto come replica dell'"Hermes"[5].

Il confronto per individuarne l'autore si basa essenzialmente sull'"Apollino", la cui testa ha proporzioni del tutto simili a quella dell'Afrodite cnidia[6] ed il cui contrapposto assai pronunciato conferma l'idea di lunga data che possa trattarsi dello stile peculiare della scuola di Prassitele, nonostante le molte differenze esistenti tra le copie prodotte in seguito.

Tuttavia la maggior parte degli esemplari di questo tipo presenta una muscolatura pronunciata che non assomiglia ai tipi maschili normalmente attribuiti a Prassitele; è stato anche supposto che possa in realtà trattarsi di un'opera del suo contemporaneo Eufranore[7], o anche risalente ad un'epoca storica successiva[8]. L'Apollino da parte sua sarebbe quindi una creazione eclettica di epoca romana che mescola stili diversi, dal secondo classicismo in poi (IV secolo a.C.)[9].

La famosa posa con il braccio appoggiato sulla testa era così accuratamente identificata con Apollo che è stata utilizzata per la scultura del giovane Antinoo raffigurato come il dio solare a Leptis Magna[10], uno dei grandi esempi di arte adrianea. Con le raffigurazioni prima ellenistiche e poi romane di un Dioniso giovane tipologicamente non sempre distinguibile da Apollo la posa sembra essere stata ereditata, come si può notare ad esempio nella scultura romana del II secolo del Dioniso Ludovisi.

La posa viene utilizzata anche nella statua di Amazzone ferita ed ha una lunga tradizione convenzionale[11] anche nel tipo di Arianna addormentata per dare il senso d'abbandono e stanchezza.


Note


  1. Una connessione fatta "su motivi sufficienti" secondo il parere di Brunilde Sismondo Ridgway (Ridgway, "A Story of Five Amazons", American Journal of Archaeology, 78.1 [January 1974:1-17] p. 9)
  2. (DE) Wilhelm Klein, Praxiteles, Lepizig, 1898, p. 158.
  3. Anacharsis (7).
  4. Ridgway 1974:9.
  5. (FR) Martinez, « Les styles praxitélisants », p. 334.
  6. Come rappresentato dal Head Ma421 al Louvre. (IT) Giulio Emmanuele Rizzo, Prassitele, Milan et Rome, 1932, pp. 80-81.
  7. (DE) S. F. Schröder, « Der Apollon Lykeios und die attische Ephebie des 4. Jhr » in Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts, Athenische Abteilung, 101 (1986), pp. 167-184.
  8. (DE) M. Nagele, « Zum Typus des Apollon Lykeios » in Jahreshefte des Österreichischen archäologischen Instituts in Wien, 55 (1984), pp. 77-105.
  9. (FR) Martinez, « Les styles praxitélisants », p. 335.
  10. Ch. W. Clairmont, Die Bildnisse des Antinous (Rome, 1966:29 no. 38), notato da Ridgway 1974:9.
  11. Ridgway 1974 .

Voci correlate


Portale Antica Grecia
Portale Scultura

На других языках


[en] Lyceus

The Apollo Lyceus (Greek: Ἀπόλλων Λύκειος, Apollōn Lukeios) type, also known as Lycean Apollo, originating with Praxiteles[1] and known from many full-size statue and figurine copies as well as from 1st century BCE Athenian coinage, is a statue type of Apollo showing the god resting on a support (a tree trunk or tripod), his right forearm touching the top of his head and his hair fixed in braids on the top of a head in a haircut typical of childhood. It is called "Lycean" not after Lycia itself, but after its identification with a lost work described, though not attributed to a sculptor, by Lucian[2] as being on show in the Lyceum, one of the gymnasia of Athens. According to Lucian, the god leaning on a support with his bow in his left hand and his right resting on his head is shown "as if resting after long effort." Its main exemplar is the Apollino in Florence or Apollo Medici, in the Uffizi, Florence.[3]

[es] Apolo Licio

El tipo de estatua Apolo Licio, originado con Praxíteles y conocido a partir de muchas estatuas y copias en figuritas así como por monedas del siglo I, es un tipo de estatua de Apolo que muestra al dios descansando en un apoyo (un tronco de árbol o un trípode), con su brazo derecho tocándose la parte superior de la cabeza,[1] y su pelo fijado en trenzas en lo alto de la cabeza en un corte de pelo típico de la infancia. Se le llama Licio no por la propia Licia, sino por su identificación con una obra perdida descrita por Luciano[2] como expuesta en el Lykeion, uno de los gimnasios de Atenas. Su principal ejemplo es el Apollino en Florencia o Apolo Médici, en los Uffizi.[3]
- [it] Apollo Licio

[ru] Аполлон Ликейский

Аполлон Ликейский (Ликийский) (также Apollo Lyceus или Lycean Apollo) — римская копия первого века до нашей эры с бронзового оригинала около 300 года до нашей эры, приписываемого Праксителю.[1]



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