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Jacopo Da Ponte, detto Jacopo Bassano (Bassano del Grappa, 1515 circa – Bassano del Grappa, 13 febbraio 1592), è stato un pittore italiano della Repubblica di Venezia, esponente della pittura veneta.

Monumento a Jacopo da Ponte, Bassano del Grappa
Monumento a Jacopo da Ponte, Bassano del Grappa
Autoritratto in tarda età, olio su tela, Vienna, Kunsthistorisches Museum.
Autoritratto in tarda età, olio su tela, Vienna, Kunsthistorisches Museum.

Biografia


Nacque a Bassano circa nel 1515[1] dal pittore Francesco Da Ponte, poi detto il Vecchio, e dalla sua prima moglie Lucia Pizzardini. Nel 1546 sposò Elisabetta Merzari (+ 5 settembre 1601) dalla quale ebbe otto figli: Francesco Alessandro (3 gennaio 1547 - marzo 1547), Francesco Giambattista il Giovane (7 gennaio 1549 - 2 luglio 1592), Giustina (27 dicembre 1551 - 22 luglio 1558), Giovanni Battista (4 marzo 1553 - 9 marzo 1613), Benedetta Marina (21 marzo 1555), Leandro (10 giugno 1557- 15 aprile 1622), Silvia Giustina (17 aprile 1560) e Gerolamo (3 giugno 1566 - 8 novembre 1621). Tutti i figli maschi diventeranno pittori, così come il nipote Jacopo Apollonio, figlio di Marina e Apollonio Apolloni. La mancanza di testimonianze di suoi spostamenti, se si escludono alcuni viaggi a Venezia, ha fatto supporre che per tutta la vita abbia risieduto a Bassano, dove morì nel 1592.


Formazione e prima attività


Jacopo Bassano, Ultima cena, 1546 circa, Roma, Galleria Borghese.
Jacopo Bassano, Ultima cena, 1546 circa, Roma, Galleria Borghese.
Martirio di santa Caterina d'Alessandria
Martirio di santa Caterina d'Alessandria

Si formò inizialmente presso il padre, modesto pittore originario di Gallio e capostipite della famiglia. Secondo la biografia che ne pubblicò Carlo Ridolfi, poi si trasferì a Venezia per apprendere i segreti del mestiere nella bottega di Bonifacio de' Pitati[2].

Dopo questo breve soggiorno ritornò in patria e si inserì nell'impresa familiare, assumendo progressivamente un ruolo di primo piano. Nel 1535 realizzò tre grandi tele per il Palazzo pubblico di Bassano, raffiguranti Cristo e l'adultera, I tre fanciulli nella fornace ardente e Susanna e i vecchioni, nelle quali all'influenza del maestro si unisce un'attenta resa del dato naturalistico ed emergono influssi dell'opera di Tiziano e Lorenzo Lotto.

Tra il 1535 e il 1540 si avvicinò alla plasticità del Pordenone. Di questo periodo sono il Sansone e i filistei, oggi a Dresda, e l'Adorazione dei Magi, oggi alla Burghley House.

Alla morte del padre, avvenuta intorno al 1539, assunse la guida della bottega, nella quale lavorava anche suo fratello Giambattista.


Lo studio dei grandi modelli centro-italiani


Nel 1541 il consiglio comunale gli concesse l'esenzione dalle tasse, e da ciò risulta che questi era capo di famiglia e che quindi il padre Francesco era morto.

Dagli anni Quaranta si accostò alla pittura manieristica, soprattutto a quella di Francesco Salviati; tra il 1540 e il 1550 eseguì il Martirio di santa Caterina d'Alessandria oggi nel Museo civico di Bassano, la Decollazione del Battista di Copenaghen, con figure affilate e affusolate inserite in una scena rarefatta, l'Andata al Calvario, dove il paesaggio è ripreso dalle incisioni tedesche, l'Adorazione dei pastori di Hampton Court e il Riposo durante la fuga in Egitto di Milano.

Tra il 1550 e il 1560 realizzò l'Ultima Cena della Galleria Borghese di Roma, in cui riprese lo stile luministico del Tintoretto.


L'influenza del Parmigianino



La nascita del dipinto biblico-pastorale


Dall'inizio degli anni Sessanta in poi Jacopo creò un nuovo tipo di dipinto, detto negli studi "biblico-pastorale", nel quale illustrò storie tratte dall'Antico e dal Nuovo Testamento, ambientandole nel paesaggio e arricchendole di elementi ispirati dall'osservazione della vita della campagna veneta, e che riscosse grande successo.


L'affermazione della pittura bassanesca


La produzione iniziò a incrementarsi soprattutto dopo l'ingresso in bottega dei figli maschi dell'artista, che spesso ne replicarono le composizioni di maggiore successo.

Produsse quadri nella bottega di famiglia, insieme ai figli, fino alla scomparsa.


L'ultimo decennio di attività



Elenco delle opere



Anni Trenta



Anni Quaranta



Anni Cinquanta



Anni Sessanta



Anni Settanta



Ultimo decennio



Mostre



Omaggi


Jacopo Bassano viene ricordato da Mario Rigoni Stern in una lettera contenuta in Aspettando l'alba[3].


Note


  1. Tradizionalmente la data di nascita si indicava come "1510 circa", sulla base della biografia di Carlo Ridolfi ne Le Maraviglie dell'Arte. Alessandro Ballarin l'ha posticipata al "1515 circa", considerando due censimenti - riferibili al 1561 e al 1585 - in cui si afferma che Jacopo ha rispettivamente 45 e 70 anni e valorizzando la testimonianza di Raffaello Borghini, che lo dice di 66 anni ne Il Riposo, testo apparso nel 1584, ma terminato già nel 1582 per la parte relativa ai pittori veneti. Jacopo Bassano e lo stupendo inganno […], 2010, p. 61.
  2. Vita di Jacopo Da Ponte da Bassano pittore, in C. Ridolfi, 1648, I, p. 373 e ss.
  3. Mario Rigoni Stern, Aspettando l'alba e altri racconti, Einaudi, 2004, pp. 130-141. ISBN 9788806176563

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[de] Jacopo Bassano

Jacopo da Ponte, genannt Bassano (* zwischen 1510 und 1515 in Bassano del Grappa; † 13. Februar 1592 ebenda) war ein italienischer Maler des Manierismus. Er lebte und arbeitete in der Republik Venedig. Aufgrund seines Geburts- und Sterbeorts, der etwa 65 km von Venedig entfernt ist, wurde ihm der Name Jacopo Bassano beigegeben.

[en] Jacopo Bassano

Jacopo Bassano (c. 1510 – 14 February 1592), known also as Jacopo dal Ponte, was an Italian painter who was born and died in Bassano del Grappa near Venice, and took the village as his surname. Trained in the workshop of his father, Francesco the Elder, and studying under Bonifazio Veronese in Venice, he painted mostly religious paintings including landscape and genre scenes.[3] He often treated biblical themes in the manner of rural genre scenes, portraying people who look like local peasants and depicting animals with real interest.[4] Bassano's pictures were very popular in Venice because of their depiction of animals and nocturnal scenes. His four sons: Francesco Bassano the Younger, Giovanni Battista da Ponte, Leandro Bassano, and Girolamo da Ponte, also became artists and followed him closely in style and subject matter.[1]

[es] Jacopo Bassano

Giacomo da Ponte, también conocido como Jacopo Bassano (h. 1515 - 13 de febrero de 1592) fue un pintor italiano del Manierismo, nacido y muerto en Bassano del Grappa, cerca de Venecia, lugar del que tomó su nombre. Destacado participante del Renacimiento veneciano su arte se engloba en la Escuela veneciana de pintura.

[fr] Jacopo Bassano

Jacopo Bassano, ou Jacopo dal Ponte ou même Jacopo Bassano l'Ancien (Bassano del Grappa, 1510 - Bassano del Grappa, 13 février 1592) est un peintre italien maniériste de l'école vénitienne. Le plus âgé et le plus connu des peintres de la famille Dal Ponte.
- [it] Jacopo Bassano

[ru] Бассано, Якопо

Якопо даль Понте (итал. Jacopo Dal Ponte), прозванный Якопо Бассано (итал. Jacopo Bassano[k 1]); около 1510, Бассано-дель-Граппа, Венецианская республика — 13 февраля 1592, там же) — итальянский художник, представитель венецианской школы[2][3]. Автор картин на библейские сюжеты и портретов в стиле позднего ренессанса и маньеризма, с лёгким веянием барокко[2][3]. Его работы включали реалистичные изображения предметов быта, животных, домов и пейзажей; люди исполнялись им в сложных позах, тем не менее смотрящихся естественно в плотной композиции картины с многочисленными бытовыми подробностями[4]. В произведениях художника заметно влияние творчества его отца — Франческо Бассано Старшего, а также Джентиле Беллини, Тициана и Паоло Веронезе, выражающееся в повышенной праздничности[5]. В свою очередь он оказал влияние на творчество четверых своих сыновей и Эль-Греко[3]. Бассано считается первым современным пейзажистом[1].



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